AREA COGNITIVA
Interventi per il potenziamento di facoltà, abilità o funzioni specifiche della persona
L'obiettivo generale è di potenziando l'autonomia. L'intervento specifico è un profondo cambiamento dell'organizzazione cognitiva e metacognitiva disfunzionale, studiato e valorizzato in funzione delle caratteristiche personali e del contesto sociale, delle necessità di riabilitazione e del necessario sostegno e collaborazione attiva da parte della famiglia. Attraverso una preliminare predisposizione ed elaborazione delle facoltà innate e abilità spontanee della persona, il percorso prosegue con interventi più o meno complessi di comunicazione, comprensione, accettazione, valorizzazione, apprendimento ed adozione di strategie compensatorie del disturbo e di sviluppo delle abilità residue.
Generalmente le strategie d'intervento attengono alla differenziazione cognitiva per migliorare le capacità attentive, cognitive e mnestiche oltre che operazionali, oppure alla percezione sociale, per potenziare l'efficienza o pragmatismo personale e la capacità della persona interessata e dei portatori di interesse di formarsi delle adeguate rappresentazioni l'uno dell'altro; al potenziamento delle capacità di osservazione, sensazione, percezione; ad un adeguato accompagnamento verso l'incontro obiettivo con la realtà per consentire una sua corretta lettura ed interpretazione, che non può essere introiettata in maniera astratta dall'esterno ma conquistata personalmente a partire dalla formata rappresentazione interna e per elaborazione diretta dell'esperienza.
Al di là della coerenza complessiva e della verificabilità delle teorie e dei modelli metodologici di riferimento, risultano essenziali per qualsiasi approccio la capacità di stabilire un rapporto diretto e personale con i protagonisti dell'intervento, l'empatia e la capacità di coinvolgere nelle attività che guidano l'esperienza, e naturalmente il clima psichico generale che caratterizza il contesto degli interventi. Il clima psichico è la risultante indiretta delle caratteristiche morali ed intellettuali degli operatori e della cultura specifica in cui si sono formati: equilibrio, visione dell'uomo e del mondo, interessi e motivazione professionale, entusiasmo, intelligenza, creatività, carattere, doti di indipendenza e amore della libertà, capacità di fiducia e dedizione.
Nell'ambito del setting di intervento, essenziale è anche il riferimento al metodo ed alle prassi Active Intellect di riferimento che con questa espressione indicano in maniera inequivocabile come la facoltà più evoluta dell'essere umano - il pensare - costituisce il riferimento principale per qualsiasi percorso riabilitativo, ed in genere curativo.
Esame psicodiagnostico individuale.
Diagnosi delle caratteristiche di personalità e assessment delle caratteristiche personali, delle risorse psicosociali, dei bisogni e delle aspettative nelle diverse fasi d’età, mediante strumenti quantitativi (inventari, test) e qualitativi (osservazione diretta in situazione, colloqui clinici, intervista narrativa, focus group, ecc.).
Scelta o costruzione, adattamento e standardizzazione, somministrazione e interpretazione di strumenti di indagine psicologica funzionali alla sintesi psicodiagnostica (test, inventari e questionari su abilità cognitive, interessi, motivazioni, personalità, atteggiamenti, interazioni di gruppo e sociali, sindromi patologiche, idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni, ecc.).
Interventi di psicoterapia, di riabilitazione comportamentale, di rieducazione funzionale e integrazione sociale volti a ripristinare il benessere bio-psico-sociale dell'individuo nelle diverse fasi del suo ciclo di vita (bambini, adolescenti, adulti, anziani), anche nel contesto della famiglia, dei gruppi sociali e delle comunità.
Valutazione della situazione e del contesto in termini di problemi da affrontare e di risorse disponibili o da attivare. Definizione con il cliente di obiettivi raggiungibili con l'intervento ed i tempi richiesti.
Counselling individuale relativo a problemi emozionali, di progettazione di obiettivi e piani di azione, di decisione su alternative scolastico-professionali, di gestione di difficoltà relazionali con i familiari, di comportamenti a rischio e di uso di sostanze psicoattive, ecc.
Studio, realizzazione e valutazione di interventi sulla tossicodipendenza, alcoldipendenza ed altre forme di dipendenza (gioco d’azzardo, sesso, lavoro, ecc.), nonché interventi di potenziamento della rete sociale di sostegno (partner, genitori, figli, ecc.).
PSICOEDUCAZIONE SUL RISCHIO, RISCHIO PERCEPITO E PROCESSO DI CAMBIAMENTO
Sono interventi rivolti sia alla persona che alla famiglia, ai care givers, al contesto sociale di riferimento per dare adeguato risalto in chiave di implementazione delle strategie di riabilitazione cognitiva e psicosociale ai fattori essenziali implicati sia nella percezione del rischio che nell'adeguata valutazione dell'efficacia degli interventi. La rappresentazione del sintomo e del disturbo in quanto tali dipendono da aspetti di non immediata focalizzazione derivanti dalla cultura di riferimento, quali la rappresentazione di sé o identità personale, la percepibilità di una determinata causa scatenante, le aspettative temporali di risoluzione e di esito, le informazioni accessibili sugli interventi disponibili e la loro capacità di lettura.
TRAINING PER L'AUTOSTIMA
Il concetto di autostima è notoriamente di difficile definizione in quanto tocca l'aspetto metacognitivo dell'esperienza e della conoscenza che non è facilmente percorribile da chiunque. In base all'impostazione di W.James, generalmente si ritiene che la stima di sé derivi dalla capacità dell'individuo di auto-osservarsi, quindi di sintetizzare un'immagine generale di sé, ed infine di un aspetto cosiddetto "affettivo" dal quale deriverebbe un giudizio finale positivo o negativo sull'immagine formata. In realtà, il banale abbinamento tra successo e giudizio positivo o tra insuccesso e giudizio negativo è soltanto l'aspetto superficiale ed esteriore di un fenomeno molto più complesso, in cui giocano un ruolo strategico non soltanto i riferimenti valoriali e le risorse culturali della persona ma anche le sue concrete possibilità ideali di contestualizzare sé stesso in una visione del mondo.
Accando all'obiettivo preliminare di guidare la persona verso la scoperta e conquista dei punti di riferimento fondamentali su cui fondare il percorso di recupero clinico della propria autostima, obiettivo del training è di favorire la naturale maturazione delle istanze evolutive bloccate della persona: sia quelle legate alle difficoltà di maturazione della personalità durante la crescita e l'adolescenza sia quelle connesse all'eventuale incubazione di sollecitazioni superiori.
Il percorso prevede di superare le seguenti caratteristiche di bassa autostima: condizioni di passività e soggezione, sottomissione, complessi di inferiorità, timidezza, paura del giudizio altrui, scarsa fiducia nelle proprie capacità, difficoltà nello stabilire rapporti interpersonali, gestione e comunicazione delle emozioni, ansie e preoccupazioni frequenti, pensieri autodistruttivi e autosvalutanti.