STILE DI VITA, ALIMENTAZIONE E FITNESS
Il modo di interpretare se stessi all'interno della realtà della vita
Per stile di vita si intende generalmente le caratteristiche principali nel modo di vivere quotidiano di una persona, spesso legate a partire dalla fanciullezza all'insieme di mode e modelli culturali di riferimento ed i relativi comportamenti. In realtà, lo stile di vita rappresenta l'insieme di pensieri e azioni di una persona o di una categoria di individui, risultato variabile di fattori eterogenei quali posizione sociale, cultura, educazione, visione del mondo, tratti di personalità, valori, interessi, opinioni, abitudini - compresa l'alimentazione - e comportamenti.
Stile di pensiero
Il rapporto con la realtà mediato prima dalla madre fin dalla gestazione e nei primi anni di vita, poi dai genitori e dal contesto sociale e formativo, può segnare in maniera tendenzialmente permanente il quadro di valori e di principi guida da cui deriva il sistema di giudizio dell'adulto, oltre apparenti derive adolescenziali. Ogni persona si trova pertanto ad ingaggiare, anche inconsapevolmente, una strenua lotta tra forze che tendono a uniformarlo e forze che al contrario vogliono rafforzare il suo Io. L'ereditarietà, il grado di maturazione della personalità, il conformismo o la soggezione al gruppo e all'opinione pubblica possono pertanto influenzare la diffusione dei diversi stili di vita sia nell'ambito di una classe sociale sia all'interno della popolazione.
Stile di azione
Le azioni sono più che mai lo specchio del modo di pensare, degli stili di pensiero, ma anche questi ultimi, sotto forma di pensieri e desideri, un volta messi in atto ad esempio negli acquisti di beni e servizi necessari o superflui, possono al contrario tradurre sul piano materiale l'auto rappresentazione che la persona ha di sé stessa rispetto alle proprie prospettive esistenziali. Ciò sia rispetto alla vita quotidiana (salute, svago, prospettive relazionali e professionali) che al ruolo o alla funzione sociale, ma anche al rapporto col mondo e con l'esistenza in generale (da dove vengo? dove vado? cosa voglio realizzare nella vita? etc.). Oggi, spesso sulla base dei meccanismi psicologici e neurologici della dipendenza, si assiste in maniera preoccupante alla perdita di armonia nello stile di vita, dovuta alla continua oscillazione della persona tra estremi opposti, vincolato alla necessità di recuperare l'equilibrio che non si riesce a mantenere per impulso proprio o interno. Così ad esempio l'eccesso nei vizi (alimentari, svaghi etc.) costringe a periodi di salutismo e astinenza per recuperare l'equilibrio perduto e questa a sua volta spinge a nuovi eccessi e così via.
FITNESS
L'uomo è posto in equilibrio tra le forze della gravità terrestre e le forze della luce solare: il movimento spaziale del corpo è in definitiva l'amplificazione di movimenti più sottili ed intimi che avvengono in ambito psichico; e viceversa nell'esperienza generale le condizioni psicologiche sono immediatamente correlate alla percezione del proprio corpo in movimento. Per questo, il movimento salutare per l'essere umano è quello che non alterara l'equilibrio profondo. Pertanto, pur di fronte alla avvertita o consigliata necessità del movimento fisico a causa di abitudini sedentarie, di una convalescenza o di una patologia costituzione o cronica, non sempre l'attività sportiva vera e propria è salutare ed indicata, ed addirittura in presenza di determinate condizioni può risultare persino dannosa per la fisiologia e la funzionalità dell'organismo e per un ottimale recupero, sviluppo e potenziamento delle facoltà psichiche. E parimenti, non tutte le tipologie di movimento e di pratica sportiva sono adatte al caso specifico.
ALIMENTAZIONE
L'alimentazione è un aspetto fondamentale dello stile di vita sotto vari profili:
formativo, per gli effetti negativi che cattive abitudini alimentari possono determinare sul sano sviluppo del bambino e lo stato di salute lungo tutto l'arco della vita: è infatti proprio in tenera età che va salvaguardato il sano istinto naturale dell'uomo nel rapporto con il cibo
psicologico, perché abitudini alimentari e nutrizionali scorrette possono determinare nel medio e lungo periodo la compromissione dello stato di salute, con inevitabili ripercussioni sulle condizioni psicologiche: l'adolescente psicologicamente problematico e l'adulto propenso a seguire diete estreme (vegetariana, vegana etc.) necessitano di informazioni e consulenze nutrizionali adeguate a mettere in luce le reali correlazioni tra le forze contenute negli alimenti e le forze dell'organismo sano
sanitario, perché l'alterazione della catena alimentare prodotta nei decenni dall'agricoltura intensiva prima e dall'inquinamento ambientale della terra, dell'aria e dell'aqua poi, contribuisce al peggioramento costante della salute e nello stesso tempo solleva delicate questioni in tema di correlazione tra sistema immunitario, intolleranze ed allergie alimentari, per la stretta interrelazione tra alimenti e recupero o mantenimento di uno stato di salute ottimale.