ASPETTI DELL'INTERVENTO /2
Implicazioni di un percorso terapeutico ottimale.
ASPETTI DELL'INTERVENTO /2
Implicazioni di un percorso terapeutico ottimale.
Di fronte all'opportunità o all'assoluta necessità di ricorrere al sostegno psicologico o ad un percorso riabilitativo specifico è fondamentale valutare e sostenere le competenze del cliente indispensabili per giungere all’accettazione della situazione (insight): tentare di risolvere il problema cercando una strada alternativa: rispetto al passato, rispetto alla soluzione già tentata senza successo o al mancato intervento, considerando l’evidenza che altrimenti non verranno rimosse le cause della spirale di sofferenza.
Superato questo primo ostacolo, si potrà valutare e sostenere l’impegno del cliente (commitment) fondamentale per mettere in atto la soluzione, sia rispetto alla scoperta dei valori su cui fondare la motivazione, che rispetto ai suoi obiettivi. Sia l’insight, il commitment che l'aderenza al percorso intrapreso (compliance), sono particolarmente importanti quando la natura del disturbo rende l’individuo più o meno dipendente dalla patologia stessa, come ad esempio nel caso del borderline, dei disturbi alimentari, della schizofrenia o del disturbo narcisistico di personalità.
Un percorso psicologico e riabilitativo contempla per prima cosa la conoscenza e la valutazione, in assoluto ed in rapporto al contesto sociale e ambientale, di numerosi elementi tra i quali principalmente:
le condizioni generali della persona, a cominciare dalle risorse e potenzialità in termini fisiologici, organici e funzionali;
le caratteristiche di sviluppo, di temperamento e di carattere;
le doti intellettuali, emotive e morali;
le attitudini personali quali l’empatia, la capacità di adattamento e di sviluppare facoltà e abilità specifiche;
la valutazione e previsione dei bisogni in termini di funzioni e facoltà compromesse recuperabili;
aspirazioni, scelte e richieste del contesto socio-culturale ed in prospettiva lavorativa e professionale.
In generale si tratta di prevenzione generica o specifica, diagnosi precoce, sostegno e recupero di una persona inabile, la remissione riabilitativa di abilità sociali di base e specifiche o un valido contributo alla stabilizzazione accettabile di un quadro clinico complessivo. Usando un termine specifico, il funzionamento individuale di una persona dal punto di vista degli obiettivi generici di riabilitazione psichiatrica, è in relazione al tipo di fenomenologia riscontrata nelle condizioni personali e sociali e riguarda le relative aree interessate. L’intervento si pone l’obiettivo di consolidare la disfunzionalità generale della personalità attraverso il sostegno dell’Io e delle funzioni generali della persona. A fronte della vastità dell’argomento, a titolo puramente esemplificativo può riguardare:
aspetti dell’Io quali equilibrio, presenza, distacco e auto osservazione;
consapevolezza delle proprie condizioni e funzionamento psicologico, anche in relazione ai legami col vecchio e rinnovato contesto ambientale e sociale in cui si interviene;
assunzione di un punto di vista oggettivo a scapito dell’autoreferenzialità, e percezione sociale data da ruoli, regole e contesti;
il linguaggio universale a partire dalla capacità di chiusura in sé e di apertura, ascolto, spontaneità, assertività, espressività, creatività e comunicazione;
potenziamento dei fattori motivazionali e di metacognizione quali il riconoscimento degli aspetti essenziali della realtà rispetto a quelli secondari, l’inferenza degli stati mentali, lo stile di attribuzione, la semplificazione dei compiti;
il riconoscimento, la comprensione e la gestione delle emozioni, empatia e cambiamento di prospettiva;
il riconoscimento, la valorizzazione e lo sviluppo di facoltà, abilità, conoscenze e competenze;
la cura di sé ed il desiderio di autonomia e di autodeterminazione;
il contenimento dei bisogni, delle pulsioni, delle tendenze e dei desideri;
la tolleranza alle frustrazioni, la valorizzazione di un saggio stile di vita e della capacità di auto limitarsi.
Naturalmente, obiettivi specifici riguardano l’acquisizione di specifiche abilità e competenze funzionali a compiti e obiettivi da raggiungere, quali ad esempio affrontare un esame, un colloquio di lavoro, la compliance farmacologica e così via a seconda dei casi.
Dal greco κλῖμαξ (scala), la parola indica un aspetto generale essenziale di qualunque processo evolutivo in natura consistente nel culmine di un processo che si attesta al massimo grado di equilibrio, prima che si determini un nuovo salto con l’innesco di un nuovo processo, come ad esempio accade nella pianta quando lo sviluppo della foglia passa allo sviluppo del fiore. Un elemento fondamentale da cui dipende il giusto orientamento dell’intervento riabilitativo è la valutazione del climax personale e del contesto sociale della persona. Esso chiude la fase teorica delll'intervento ed introduce l’aspetto pratico operativo perché la soluzione va calata nel contesto specifico della persona, la quale deve essere messa nelle condizioni di accettare interiormente ed aprirsi all’intervento, non soltanto valutando il “cosa” e il “perché”, ma anche “come” della soluzione proposta. La soluzione, per essere veramente tale, non può e non deve essere calata dall’alto, ma attivamente compresa e adeguatamente assimilata - sul piano del sentire - dal destinatario e dal suo entourage famigliare e sociale.
Concorrono a determinare un climax fattori quali:
età scandita in fasi settennali separate da netti salti evolutivi rispetto al modo di percepire, sentire e rapportarsi alla realtà, di cui è necessario tener adeguato conto per una riabilitazione di successo;
identità di genere con l’avvertenza che la comprensione di questo aspetto centrale richiede chiarezza rispetto a due gravi errori scientifici. Il primo che fissa la comparsa dell’identità di genere nella fanciullezza prima del compimento dei 7/8 anni di età, trattandosi di un rapporto tra ontogenesi e sviluppo filogenetico. Il secondo nella sottovalutazione della precisa correlazione esistente tra identità di genere e identità sessuale biologica. Solo in queste prospettive è possibile inquadrare e valutare correttamente l’orientamento sessuale normale e patologico;
appartenenza etnica e linguistica che rimanda a caratteristiche di temperamento di popolo altrettanto importanti;
dinamiche di gruppo tipiche del terzo settennio d'età, specialmente quando permangono oltre i 21 anni quali elementi perturbatori della giusta maturazione dell’Io, a testimonianza di un sostanziale fallimento dei percorsi formativi ed educativi scolastici e famigliari.
Altri aspetti essenziali per un ottimale sostegno psicologico o di riabilitazione psichiatrica sono dati dal contesto e dai ruoli sociali e professionali che ne derivano. Spesso, infatti, la problematica è talmente radicata nel destino personale che questo risulta fortemente impostato e condizionato dal contesto di vita della fanciul-lezza, espressione di potenti fattori biologici ed socio-ereditari dai quali lo sviluppo individuale della persona non riesce spesso ad uscire in alcun modo. Un’adeguata valorizzazione degli studi di epigenetica è essenziale per comprendere e valutare, a fini di un’efficace orientamento e impostazione dell’intervento riabilitativo personalizzato, come l’Io individuale a partire dai 7 anni di età circa, cerca di plasmare i fattori ereditari per aprirsi un passaggio verso la realtà esterna, manifestandosi nelle caratteristiche fenotipiche (dal greco phainein "apparire" e týpos "impronta"). L’intervento sul contesto sociale, pertanto, non è semplicemente funzionale alla valorizzazione delle risorse personali, ma anche alla modulazione dello scontro e della lotta tra fattori ereditari ed fattori individuali, sostenendo l’espressione dell’Io in tutti coloro che, a qualsiasi titolo, vengono coinvolti negli obiettivi di riabilitazione. I concetti di recovery e resilienza sono espressione tipica dell’esigenza di un corretto orientamento riabilitativo al recupero di sé, ed esprimono orizzonti che nell’ambito del nostro approccio alla qualità della vita ricevono precise coordinate scientifiche, metodologiche e pratiche.
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